Puntata 80

Mercoledi pomeriggio
Marta ed Enrica rientrano a casa di Enrica un’ora dopo l’ora in cui le banche
chiudono. Sono riuscite a parlare con tre direttori su cinque banche visitate e
uno di loro, uno di quelli conosciuto da Marta era disponibile ad accendere una
ipoteca, vista la copertura della casa al mare, in ventiquattro ore. Marta aveva
fatto rivoltare la casa ad Enrica per fargli trovare tutti i documenti delle
proprietà. Il ladro non li aveva toccati. I direttori si erano ben accordati per una
ipoteca di fronte a tutta quella documentazione. Ma dargli soldi così in fretta
non era possibile. Solo l’ultimo si era reso disponibile con un anticipo. Tutta la
somma avrebbe necessitato più tempo per raccoglierla. Inoltre l’ipoteca copriva
interamente il prezzo di mercato. Sperando, da parte di Enrica, che la somma
avrebbe coperto tutti quei debitori. L’anticipo, dopo aver guardato sulle
scartoffie del centro benessere, copriva quasi con precisione l’ammanco fatto
dal figlio. Per gli altri avrebbe dovuto valere la garanzia dell’ipoteca accesa.
“Certo che il tuo ladro ha fatto davvero un buon lavoro. Non c’è più un oggetto
di valore qui in casa” disse Marta.
Enrica non sapeva se mettersi a piangere o a ridere. La cosa da sistemare era
ritrovare suo figlio per torcergli il collo non in senso figurato.
Marta ed Enrica si preparano un caffè. e al primo sorso sentono squillare il
citofono. La fortuna sorrideva a Enrica.
“Chi è?” dice Enrica.
“Sono io mamma” dice Giulio.
“E con che coraggio osi presentarti? Guarda che i tuoi creditori te li ho
rimandati indietro…”
“Non è vero mamma. Non fanno più la posta sotto casa mia”
“Perché: ce l’hai ancora una casa?”
“Ho dovuto lasciarla stamattina. Le mie cose le ho dovute buttare. Mi puoi
aprire?”
“Vai al diavolo!” dice Enrica.
Marta ferma Enrica dopo che ha messo giù il citofono. “Riprenditelo in casa. Lo
potrai controllare più facilmente e potrai riottenere i tuoi soldi facendolo
lavorare. Magari con quel ragazzo che abita dalla Patrizia… Di aiuto maschile
ne abbiamo tanto bisogno noi del viale…”
“Ma mio figlio non sa nulla dei lavori di casa…”
“Se vuole sopravvivere li impara, stai tranquilla” dice Marta.
Il citofono squilla mentre Marta finisce di parlare. Enrica pensa che sia suo
figlio ma invece sente la voce del citofono dire di essere il ragazzo giardiniere.
Enrica lo fa entrare e gli parla del figlio, della condizione in cui è finito.
“Se non ho capito male avrei un aiutante il cui stipendio lo pagherei
direttamente a lei, signora” dice Alex rivolgendosi a Enrica.

About Matteo Baudone

Un aspirante giornalista.
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